giovedì 9 luglio 2015

Decadentismo





Il decadentismo ebbe origine in Francia e si sviluppò in Europa tra gli anni ottanta dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento. Rappresenta una reazione decisa agli aspetti ideologici,morali e letterari del Positivismo. Il primo interprete fu Charles Baudelaire (1821-1867) mentre tra i più significativi della poetica simbolista si possono ricordare :Mallarmè,Verlaine,Rimbaud.
La parola DECADENTISMO deriva da “decadent”,termine usato in Francia con significato dispregiativo nella seconda metà dell’800,contro i “poeti maledetti” che con la novità della loro arte  e la loro vita irregolare  e disordinata,apparivano alla gente comune dei decadenti,cioè corrotti e disordinati. Ma essi non si offesero per questo appellativo,anzi se ne impadronirono  e lo usarono,per ostentazione,come vessillo di battaglia,nel titolo di una rivista “Le Decadent”,uscita nell’aprile del 1886.
Oggi però il termine Decadentismo non ha più alcun significato negativo e dispregiativo,in quanto serve ad indicare sul piano storico-culturale la civiltà sorta dalla crisi del Positivismo;mentre fuori dall’Italia (Francia,Inghilterra,Germania) esso qualifica specificamente una corrente letteraria del tardo 800,in Italia la parola ha finito per indicare tutta la letteratura e la civiltà del 900. Anche il Decadentismo,come il Romanticismo,è un fenomeno europeo. Gli artisti e gli scrittori che lo rappresentano appartengono ai più diversi Paesi dimostrando così l’unità profonda della cultura europea.
Il Decadentismo ebbe il suo centro di irradiazione in Francia,dove furono elaborate le più importanti poetiche del movimento,quasi tutte derivate da intuizioni presenti nell’opera di Charles Baudelaire considerato per questo il padre della poesia moderna. Il Decadentismo è caratterizzato da una nuova tipologia di poeta: esso non è più vate che guidava il popolo del Romanticismo né il promotore della coscienza come nell’Illuminismo o cantore della bellezza nel Rinascimento. Diventa così veggente colui che vede e sente mondi arcani ed invisibili in cui si chiude l’universale. La poetica  del Decadentismo è strettamente connessa con la visione della vita intesa come mistero: la poesia è concepita come strumento di conoscenza del mistero che lo avvolge;inoltre rifiuta le forme metriche chiuse,rigide,i versi e le strofe tradizionali,retti da norme precise di accenti e di strutture,e preferisce le forme aperte,ossia le strofe e i versi liberi,perché la poesia,essendo illuminazione e rivelazione del mistero,deve essere immune da ogni interferenza razionale ed esterna.




















lunedì 15 giugno 2015

La Prima Guerra Mondiale







La prima guerra mondiale conosciuta anche come “GRANDE GUERRA” o “GUERRA DI
TRINCEA sconvolse il mondo tra il 1914 e il 1918 e vide impegnate 28 nazioni.

Attentato di Sarajevo (28 giugno 1914)
La scintilla che fece scoppiare la prima guerra mondiale fu l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando,erede al trono austro-ungarico,ucciso insieme con la moglie da un nazionalista serbo Gaurilio Princip mentre era in visita a Sarajevo.

L’Austria dichiara guerra alla Serbia (28 luglio 1914)
L’imperatore austriaco Francesco Giuseppe accusò la Serbia di aver organizzato l’attentato e diede ai Serbi un pesantissimo ultimatum,che fu accolto solo in parte. Un mese dopo,il 28 luglio 1914,l’Austria dichiarò guerra alla Serbia,che considerava già da molti anni un ostacolo alle sue ambizioni di dominio sulla Penisola Balcanica: la Serbia,infatti,aveva mire espansionistiche su quell’area ed era protetta dalla Russia,che a sua volta aspirava a estendere la sua influenza sui Balcani per ottenere uno sblocco sul Mediterraneo. Pertanto,il 30 luglio ,lo zar russo Nicola II decise la mobilitazione dell’esercito a difesa della Serbia: i soldati di riserva vennero richiamati,le truppe russe cominciarono a prepararsi per la guerra e una parte di esse si schierò subito alle frontiere con la Germania e con l’Austria.

La Grande Guerra
Parteciparono a questa guerra le principali potenze europee,ciascuna spinta dai propri obiettivi in politica estera .
Germania,Austria- Ungheria     --------------------à Triplice ALLEANZA
Russia,Francia,Gran Bretagna  ------------------------à Triplice INTESA
L’Italia per il momento si dichiara neutrale . Successivamente l’esercito tedesco cercò di cogliere di sorpresa la Francia con un rapido attacco sul fronte occidentale (agosto 1916). Per sorprendere i francesi,i tedeschi non esitarono a invadere un paese neutrale come il Belgio ,ma furono sconfitti presso il fiume Marna. La  guerra di movimento divenne così una guerra di trincea.( Le trincee erano stretti fossati scavati nella terra e nel fango dagli stessi soldati. Venivano fortificate con la stessa terra scavata e protette da reticolati di filo spinato e da campi di mine,oltre che dal fuoco delle mitragliatrici e dei cannoni a tiro rapido.)
Altre due grandi battaglie,a Verdun e sul fiume Somme  lasciarono immutate le posizioni dei due grandi eserciti. Intanto sul fronte orientale l’esercito tedesco occupava la Polonia.


GUERRA DI POSIZIONE
Durante la grande guerra,soprattutto sul fronte occidentale,i soldati passavano nelle trincee la maggior parte del loro tempo .Da lì partivano gli inutili e disperati assalti decisi dagli alti comandi militari. La guerra di trincea bloccò i due schieramenti dall’inizio del conflitto al 1917.
L’Italia entra in guerra
All’inizio l’Italia aveva scelto la neutralità ,appigliandosi al fatto che l’accordo aveva un carattere difensivo,mentre la guerra era  iniziata proprio perché l’Austria aveva attaccato per prima la Serbia. Per quasi un anno la società italiana si divise in due schieramenti: interventisti,che sostenevano la necessità di entrare in guerra, e neutralisti ,che preferivano che l’Italia rimanesse fuori dal conflitto.

INTERVENTISTI -------------------à liberali conservatori – nazionalisti – Benito Mussolini
NEUTRALISTI -----------------------à socialisti – cattolici – liberali giolittiani

Gli interventisti erano in minoranza in Parlamento e nel Paese ,ma comprendevano intellettuali e giovani molto attivi nel promuovere la loro causa attraverso  manifestazioni di piazza. Il re e il governo avevano continuato a trattare sia con la Triplice Alleanza che con la Triplice Intesa,infatti entrambi corteggiavano l’Italia con offerte di territori perché si schierasse dalla loro parte. Il 26 aprile 1915 il governo italiano,all’insaputa del Parlamento,firmò un accordo segreto con l’INTESA ,il Patto di Londra, con il quale  Regno Unito,Francia e Russia si impegnavano,in caso di vittoria,a compensare l’intervento italiano con il Trentino,il Sud Tirolo,la Venezia Giulia,l’Istria, una parte della Dalmazia e numerose isole adriatiche. La volontà del re ,favorevole all’intervento,prevalse sulla maggioranza del Parlamento,che fu costretto a dare i pieni poteri al governo. Il 24 maggio 1915 il presidente del Consiglio Salandra dichiarò guerra     all’Austria-Ungheria . L’Italia sperava in una facile vittoria ,grazie alla quale avrebbe acquisito Trieste e Trento. Nel frattempo i fronti di combattimento erano diventati quattro: in Europa,in medio oriente,in estremo oriente e nell’Atlantico ,dove si combatte una tragica battaglia ,i sommergibili tedeschi,una delle più micidiali invenzioni della Prima guerra mondiale,affondarono sia le navi da guerra inglesi che i convogli civili americani che portavano viveri agli alleati.

Il generale Luigi Cadorna,comandante dell’esercito italiano,tentò una serie di attacchi che fallirono miseramente,perché i soldati erano male equipaggiati e avevano poca artiglieria pesante. Per più di un anno si svolse una logorante guerra di posizione tra il fiume Isonzo e l’altopiano del Carso ,dove morirono circa 500.000 persone tra il 24 ottobre e il 12 novembre 1917 le truppe ormai stanche furono travolte dagli austriaci lungo le linee italiane di Caporetto;molti reparti dell’esercito si ritirarono mentre altri ufficiali riuscire a reagire facendo fermare le truppe nemiche sul fiume Piave. La disfatta di Caporetto suscitò una grande delusione dell’opinione pubblica italiana ,per cui fu sostituito da Armando Diaz che riuscì a risollevare il morale dell’esercito. Ora i soldati si sentono in dovere di difendere la patria ,anche perché il generale Diaz promise delle ricompense a fine guerra tra cui la distribuzione delle terre ai contadini. Il 4 novembre 1918 l’armistizio tra Italia e Austria pose fine alla guerra ,dopo che l’Italia aveva vinto a Vittorio Veneto sancendo la disfatta dell’Austria .
Nell’aprile del 1917 l’intervento degli Stati Uniti a fianco dell’Intesa diedero una svolta alla guerra,infatti con un’azione coordinata di fanteria,artiglieria e aviazione i tedeschi furono sconfitti nella battaglia di Amiens ,e costretti a chiedere l’armistizio.


martedì 18 novembre 2014

Pessimismo verghiano

Sotto gli influssi del realismo europeo e del naturalismo francese, si sviluppa nella seconda metà dell’ottocento il verismo italiano, di cui Verga è il massimo rappresentante, sia pure con caratteri molto diversi rispetto agli autori del tempo.
Il Verga ebbe una concezione dolorosa e tragica della vita.Egli pensava che tutti gli uomini sono sottoposti ad un destino impietoso e crudele,che li condanna non solo all’infelicità e al dolore,ma anche ad una condizione di immobilismo nell’ambiente familiare,sociale ed economico in cui sono venuti a trovarsi nascendo. Chi cerca di uscire dalla condizione in cui il destino lo ha posto ,non trova la felicità sognata,anzi va immancabilmente incontro a sofferenze maggiori come succede a ‘Ntoni nei Malavoglia e a Mastro don Gesualdo. Verga non  crede nella possibilità di un qualsiasi cambiamento o riscatto,per cui all’uomo non rimane altro che la rassegnazione eroica e dignitosa al suo destino. Verga descrive la realtà sociale dell’epoca delle classi sociali più svantaggiate, non per denunciare ma per prendere atto della presenza immodificabile del Male nel mondo. Secondo quasi una legge della selezione naturale animale, anche per l’uomo esiste la legge del più forte . Scrivendo impersonalmente dei vinti, la sua diventa un’osservazione lucida di un vero crudele ed immodificabile. Questo pessimismo spinge Verga alla critica della società borghese, ma anche alla sfiducia verso ogni tentativo di lotta o progresso. Neppure la creazione di uno Stato unitario e legiferante e le nuove teorie socialiste, portano al superamento del pessimismo. Per Verga la lotta quotidiana vige in tutta la sua crudeltà, soprattutto tra le classi sociali più povere. Egli crede nell’esistenza del fato,un’entità superiore a cui bisogna sottomettersi in quanto impossibile per l’uomo mutare l’assetto naturale e sociale in cui si trova inserito.

Verga vorrebbe una società statica,immobile senza possibilità di passaggi da una classe sociale all’altra. Proprio per questo considera “vinti” non coloro che continuano a vivere e a lottare restando legati al proprio ambiente come fa l’ostrica,che per non farsi prendere ,rimane attaccata al proprio scoglio,ma coloro che per curiosità,ribellione,ambizione tendono a migliorare. Verga non nega il progresso,anzi lo considera positivo solo se visto nella sua globalità ma negativo se ci soffermiamo a considerare il destino dei singoli individui. La visione di Verga del mondo è la più desolata di tutta la letteratura italiana,perfino di quella del Leopardi,che ha fede nella forza liberatrice della filosofia illuministica e nella lotta solidale degli uomini contro la natura.

lunedì 17 novembre 2014

Formazione della Terra:ere geologiche




Le religioni,il cristianesimo e l’ebraismo,sostengono la tesi della creazione dell’universo da parte di Dio,fondano la loro certezza sulla fede,ma secondo la più nota tra le teorie scientifiche,tutto ebbe inizio circa 15 miliardi di anni fa,con una grande esplosione,chiamata Big Bang.Fu allora che una massa di materiale primordiale esplose dando origine all’universo,formato da stelle e da corpi celesti in continua espansione.
Circa cinque miliardi di anni fa,una nuvola di gas e polveri incominciò a raffreddarsi e a diventare solida. Si formò così la Terra che in origine era una sfera infuocata. La vita è comparsa sulla Terra circa tre miliardi di anni fa,quando si è passati da organismi viventi molto semplici a organismi più complessi. I primi esseri viventi si svilupparono nell’acqua come alghe e batteri,poi un po’ alla volta si formarono organismi più complessi come pesci,anfibi e rettili ,sino ad arrivare ai mammiferi tra cui l’uomo.
Le tappe dell’evoluzione della Terra sono chiamate ere geologiche e sono cinque.
    1.  La prima chiamata arcaica o archeozoica ebbe inizio 5 miliardi di anni fa,quando la crosta terrestre cominciò a solidificarsi.
    2.   La seconda viene definita paleozoica o primaria;ebbe inizio 570-500 milioni di anni fa. In questo periodo comparvero numerose forme di vita animale e vegetale.
    3.  La terza era geologica,mesozoica o secondaria ebbe inizio 220-200 milioni di anni fa .Gli animali più caratteristici di questo periodo furono i rettili e in particolare i dinosauri,tanto che l’era mesozoica viene anche chiamata l’era dei rettili.
   4.   La quarta definita cenozoica o terziaria ebbe inizio circa 65 milioni di anni fa. E’ il periodo in cui si formarono le grandi catene montuose e iniziarono a distinguersi i diversi continenti
(Africa,America,Asia,Europa,Oceania,Antartide).Scomparvero i 
grandi rettili e si diffusero su tutta la Terra i mammiferi,tanto che viene chiamata l’era dei mammiferi.
    5.  La quinta era geologica viene chiamata neozoica o quaternaria ed ebbe inizio 2 milioni di anni fa. Quasi nello stesso momento,circa 2 500 000 anni fa,l’uomo fece la sua comparsa sulla faccia della Terra.